
La Pellerina. “Baia delle Agavi”
di Gianni Grillo
“Baia delle Agavi” è un soprannome suggestivo che ho voluto coniare per l’occasione.
In effetti la località ripresa in queste immagini è da tutti conosciuta come “La Pellerina” (da “pellegrino”). Si hanno infatti notizie di antiche frequentazioni eremitiche di alti esponenti di tale fenomeno, come San Gregorio Magno nel periodo bizantino (IX sec.) e del beato Federico Cam, all’inizio del trecento.

Le prime tracce di frequentazione umana risalgono probabilmente al periodo mesolitico, come ci rivela il rinvenimento (fine anni ’60) dei resti di uno scheletro, con relativo corredo, in una grotticella sulle balze dei calcari miocenici.

Nelle vicinanze, sulla parte estrema, detta Punta della Mola, si ritrovano antiche cave del periodo ellenistico, in gran parte sommerse per l’innalzamento del mare, che servirono all’estrazione del calcare per l’edificazione della città in continua espansione.

Tutto il Plemmirio è ricco di storia probabilmente ancora da leggere in maniera chiara e definitiva. E’ certo, comunque, che da sempre ha rappresentato una sorta di avamposto per la difesa di Siracusa.

Non per niente, durante l’ultimo conflitto bellico, vi sono state realizzate postazioni militari di cui restano evidenti tracce delle casermette “affrescate” da scritte tipiche del credo fascista. Desidero ringraziare l’amico Antonio Randazzo per il supporto prezioso circa i dati citati.


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