
La villa romana del Tellàro nei pressi di Noto
di Gianni Grillo
Venendo in autostrada da Siracusa, all’uscita di Noto, proseguirete verso la provinciale per Pachino. Dopo circa dieci minuti, svolterete a destra, appena appare il cartello che indica “Villa romana del Tellàro”. Nemmeno un chilometro ed ecco la sagoma di un’antica masseria costruita nel 1600 sopra le rovine dell’antica villa, distrutta da un incendio nel V° secolo d,C. Oggi, esternamente il suo aspetto è moderno a causa del recente restauro. E’ da qui che si accede, gratuitamente, alla visita di alcuni reperti e quindi alle fondamenta dell’antica dimora patrizia.
CARATTERISTICHE DELLA VILLA
La villa romana, viene detta del Tellaro in quanto nelle adiacenze degli scavi scorre l’omonimo torrente. Tra quelle conosciute, si tratta della più piccola tra le dimore patrizie d’epoca romana, dopo quella di Patti e di Piazza Armerina. Sicuramente, non è la meno importante per la bellezza dei suoi mosaici; alcuni dei quali sono in ottimo stato di conservazione. Molto interessanti i temi trattati che propongono ora scene conviviali, ora episodi dell’Iliade di Omero, ed ancora dettagliate scene di caccia. Basterebbe soltanto la visione di questi mosaici per giustificare la visita a questo sito archeologico, ancora sconosciuto a molti.
PAESAGGIO CIRCOSTANTE
Personalmente, voglio lasciare la mia sensazione che nasce dall’attenta osservazione della campagna circostante, dove, qua e là, affiorano tracce di antichi abitati che lasciano pensare all’esistenza di chissà quanti e quali tesori ancora da scoprire. Per non dire che gli amanti del vino buono potranno trovare, nelle zone circostanti, chi produce e vende al dettaglio dell’ottimo nero d’Avola, Moscato e Albanello, grazie alla particolare cura nella coltivazione dei pregiati vitigni.
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