
Chi davvero ama immergersi nei fondali marini s’imbatte a Siracusa in un paradiso unico al mondo . Certo la barriera corallina dell’Australia è la più vasta in estensione mentre quella del Mar Rosso e’ riconosciuta come la più bella. Nulla ha però da invidiare in fatto di meraviglie il palcoscenico naturale degli abissi marini siracusani.
Sono le varietà faunistiche e vegetali a renderlo tale. La limpidezza e la calma delle acque in un clima di totale sicurezza. In qualsiasi momento dell’anno.
Immergersi lungo queste coste è qualcosa di straordinario Dalla zone di Ognina e Terrauzza, sino alla riserva del Plemmirio: istituita nel 2004 e classificata come area specialmente protetta di interesse mediterraneo.
Sviluppato s’un tratto di costa molto frastagliata il Plemmirio ha in sé caratteristiche speciali nei suoi fondali con molta presenza di madrepora gialla e astroidi arancioni. Notevole presenza poi dei cosiddetti pesci pappagallo meglio noti come scari , dalle caratteristiche tipicamente non mediterranee.
Un fatto apparentemente anomalo se non fosse che le temperature marine vanno incredibilmente avvicinandosi a quelle tropicali.

Il luogo più noto dove immergersi è certamente la cosiddetta “Secca del Capo” distante quasi un miglio dalle coste.Il percorso schiude la vista alla notevole quantità di pesci mettendo pero’ a fuoco con più straordinarietà l’immagine del branco di barracuda meglio noti come “sphyraena viridensis”

e tre grosse ancore antiche rimaste tra i fondali aggrovigliate l’una sull’altra.

Momenti interessanti del percorso sono caratterizzati dalla presenza di relitti ricoperti oramai da vermocani dalle proprietà orticanti.

Da quel punto si procede verso una zona ricca di spugne con meravigliosi giochi di luce e fauna più tipicamente mediterranea con saraghi, occhiate, murene e pesci cardinale.

Gli appassionati di pesca subacquea non potranno resistere al rinvenimento di numerose tane di cernie.
Arrivando alla zona degli archi cosiddetta per la presenza di grosse insenature a forma di volta dove si scorge la statuetta di una Madonna che fu posta a quel livello del mare. E ancora più avanti la statua in bronzo rappresentativa di una sirena con il volto dell’apneista siracusana Rossana Maiorca figlia del più noto Enzo, recordman mondiale d’immersione, deceduta in giovane età per un male incurabile.

Da diversi anni Siracusa e’ diventata meta turistica internazionale per esperti di subacquea.
Numerosi i Diving Center autorizzati, e tutti dotati di attrezzatura, sorti lungo la costa aretusea. Chi non ha il brevetto per le immersioni può seguire tutti i percorsi didattici e assistiti riconosciuti. Chi per varie ragioni di tempo non lo farà potrà comunque godersi lo spettacolo facendo “snorkeling” accompagnato sempre da guide professionali ed esperte.
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