
L’L’antica Polis Greca.
Siracusa fu fondata nel 734 a.c. dai greci di Corinto aumentando di estensione, popolazione e prosperita’: tanto da far nascere altre colonie in Sicilia.
Nel corso dei secoli successivi la citta’ continuo’ ad ingrandirsi nel segno della civiltà e cultura greca, poi romana, e bizantina-arabo normanna. Le vere testimonianze , ammirate da ogni parte del mondo, ci furono pero’ lasciate dai greci.Una vera e propria Polis sul modello ellenico che trova nel maestoso Teatro Greco la massima espressione.
Luogo di rappresentazione delle più famose tragedie greche (tutt’oggi durante i mesi di maggio e giugno l’Istituto Nazionale del Dramma Antico organizza spettacoli classici) , il teatro è scavato interamente nella roccia e ha una forma semicircolare. La cavea, in grado di contenere circa quindicimila spettatori, è divisa in nove grandi settori con una serie di gradinate interrotte a meta’ da un grande corridoio e culminanti nel suggestivo palcoscenico.
Il grande Teatro Greco è di fatto il fiore all’occhiello di una vastissima area, oggi meglio definita Parco della Neapolis, all’interno della quale presenziano reperti archeologici di spessore:
l’Ara di Ierone, l’Anfiteatro Romano, le Latomie del Paradiso, l’Orecchio di Dionisio, la Grotta dei Cordari.
L’ingresso al Parco è in corrispondenza dell’Anfiteatro Romano, eretto intorno al terzo secolo a.c.
Di grandiose proporzioni e anch’esso scavato interamente nella roccia. Sul modello delle antiche arene alla base delle gradinate è posizionato un lungo muretto sotto il quale si snoda un corridoio.
Da qui attraverso le porte fuoriuscivano animali e gladiatori per esibizioni e combattimenti.
L’Ara di Ierone è un immenso altare rettangolare utilizzato per i pubblici sacrifici, tagliato nella roccia e i cui resti lasciano intravedere la formazione di una grande piazza a portici con al centro una grande piscina di età romana imperiale.
Si giunge alla fina alle spettacolari Latomie del Paradiso. Una vastissima cava calcarea profonda trenta metri adattata a giardino per la sua splendida macchia mediterranea. Arbusti di mirto, fiori d’ogni genere, origano, capperi, edere rampicanti . E poi alberi come ulivi, cipressi, pini, palma da datteri, ficus e altre specie botaniche.

In questo immenso giardino si apre l’Orecchio di Dionisio con la Grotta dei Cordari. L’Orecchio di Dionisio è una grotta artificiale scavata nella roccia calcarea alta circa 23 metri, profonda 65 e larga dai 5 agli 11 metri. Il suo andamento sinusoidale lo rende luogo di amplificazione acustica dei suoni. Sugli effetti di questa caratteristica pare che il tiranno Dionisio avesse adibito la grotta a carcere potendo cosi’ ascoltare dall’alto ciò che i prigionieri dicevano. Ironia della sorte, la forma della grotta e’ quella di un grande orecchio d’asino.
Accanto la Grotta dei Cordari, cosi’ detta dai produttori di corde che vi esercitarono per secoli il loro mestiere. E’ uno scavo con la volta sorretta da piccoli pilasti, ricco di vegetazione di muschi e meravigliosi giochi di luce.
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Ricorda la ns.storia a neapolis. E come vedersi in viaggio dalla Grecia in mare, con barche a vela per esplorare luoghi e terre ricche di vegetazione che il clima mite favorisce e in questi anfratti ricostruire come un nuovo mondo, una nuova famiglia…
Scoprire Siracusa e riscoprire il viaggio dei greci per terre assai lontane…